Immancabile da ormai qualche tempo a questa parte, l’appuntamento glutinoso del lunedì… di martedì!

Non sempre i fantastici planning elaborati su carta coincidono con quelli che fato e tecnologia hanno in serbo per noi.

Accade dunque che ti svegli un po’ più stanco del solito, che il pc non intenda collaborare, facendo così emergere il tuo lato debole e rinunciatario, e che la cena fuori del sabato sera venga spostata a una cena in casa la domenica.

E tu cucini.

Non sempre uno ha voglia di spignattare e al contempo smanettare al pc per tentare di scrivere un post in tempo.

Ecco spiegato un ritardo di pubblicazione da me, che nella vita le persone che sopporto di meno sono proprio i ritardatari.

Spiegato il misfatto, passiamo a questo pane.

Non è un pane qualsiasi.

Non per le farine.

Né per il metodo usato.

Ma è il primo pane da me sfornato che non rimane nella mia casa, ma prende il largo.

L’emozione di avvolgerlo nella carta, ancora tiepido, un nastro di corda e il mio bigliettino.

Niente dona gioia come donare agli altri ciò che si crea.

Con quell’amore, pazienza e dedizione propria dei lievitati.

Sarà forse per questo che mi piace così tanto prepararli.

Ingredienti:
– 200 g Semola rimacinata di grano duro (La Molisana)
– 200 g Semola integrale rimacinata (La Molisana)
– 270 g Acqua
– 80 g Li.co.li (rinfrescati al raddoppio)
– 8 g Sale fino
– 1 cucchiaino Zucchero semolato

Step 1
Nella ciotola della planetaria mettiamo tutta la farina e bagnamo con tutta l’acqua.
Lasciamo in autolisi al coperto per un’ora.

Step 2
Trascorsa l’ora, aggiungiamo il li.co.li e il cucchiaino di zucchero per toglierne l’acidità e iniziamo a impastare con il gancio.
Trascorsi cinque minuti, aggiungiamo il sale e procediamo sino a incordatura.

Step 3
Trasferiamo l’impasto su un piano da lavoro pulito e lasciamo a riposo 30 minuti coprendo con una ciotola.
Procediamo ora con tre serie di pieghe S&F ogni 30 minuti e, fatta l’ultima, trasferiamo in un contenitore graduato leggermente oleato e lasciamo lievitare sino a quasi il raddoppio al coperto.

Step 4
A questo punto, sul tavolo da lavoro leggermente infarinato chiudiamo e pirliamo l’impasto, trasferendolo in un cestino da lievitazione.
Lasciamolo a temperatura ambiente per circa 20/30 minuti coperto e trasferiamo quindi in frigo per 8/10 ore.

Step 5
Procediamo alla cottura frigo-forno.
Riscaldiamo il forno a 250 gradi in modalità statica già inserendovi la pentola in ghisa o il cuoci pane o la placca sulla quale cuocerete il pane.
Pratichiamo dei tagli con lama affilata sul pane e cuociamo per i primi 20 minuti a 250 gradi con coperchio (se si usa pentola in ghisa o cuoci pane); 10 minuti senza coperchio a 220 gradi; 30 minuti a 200 gradi; 15 minuti sempre a 200 gradi tenendo il portello del forno “a spiffero” e infine lasciamo in forno spento “a spiffero” per ulteriori 15 minuti.